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Agriturismo in Calabria
LA CALABRISELLA
Viale XXV Aprile,105
Davoli Marina (Catanzaro)
Tel: 096770175
Cell: 339 6417145
Adiacenza Soverato
mail: info@agriturismolacalabrisella.com
Partita IVA: 00507000792
PEPERONCINO DI SOVERATO


Spot Agriturismo La Calabrisella




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STORIA DI DAVOLI

Davoli, con i suoi 25 kmq, di territorio, si estende dallo Jonio fino agli altipiani delle Serre quasi incastona tra i fiumi Melis e Arcinale. Si affaccia sulla mitica "Riviera di Nausicaa", lungo il Golfo di Squillace, ove miti, storia e leggende rievocano un mondo che fu culla e vivaio di civiltà, le cui vestigia ancora ne testimoniano la grandezza. Davoli s’inquadra in questo panorama, ricco di tradizioni e di storia, perché ebbe uomini e casa ti illustri.
In questi ultimi anni ha visto fiorire una serie dl attività, turistiche e commerciali: diversi sono i villaggi e i punti vendita, anche di prodotti lavorati in loco sparsi nel territorio. Per queste attività è rinomata nel comprensorio e tende sempre più a migliorare i suoi servizi,
Oggi in Davoli ci sono tante energie, giovanili soprattutto, che guardano ai diversi settori dell’imprenditoria, dei commercio e del turismo: è necessario incentivarle e indirizza ne verso un progetto di crescita e di sviluppo civile, valorizzare uomini o cose della nostra terra vuoi dire guardare al futuro. e per far questo bisogna conoscere il proprio passato. Affondare nelle radici dei tempo, per cogliere quanto di sano la tradizione riserva, significa crescere in armonia con se stessi e in sintonia con la civiltà, che tende sempre al rispetto della dignità e dei valori dell’uomo. Al turista che sceglie la nostra spiaggia per la sua sabbia dorata, diciamo che c‘è da vedere e da scoprire ciò che questa nostra antica terra nasco ride e conserva ancora. C’è soprattutto (un popolo laborioso, ricco di sentimenti ed ospitale pronto ad accogliere chi, per curiosità o per amor dell‘arte, si affaccia nelle nostre contrade e nelle tipiche vie del vecchio borgo medioevale. Nelle viuzze dell’agglomerato urbano oltre ai bei portati e alle vecchie Chiese, è facile rinvenire i segni della tradizione e del folclore, così è pure facile trovare, per chi ama la buona cucina, dei genuini e tipici prodotti locali.
I primi colonizzatori della Grecia trovarono in questo territorio facile approdo, nel VII secolo, insediandosi alle falde dell’Alaca e dell’Ancinale, il Cecino navigabile, nominato da T. Livio. Il nome Davoli originariamente è Daulis, proviene da Dauli città della Focide da dove sarebbero partiti i nostri fondatori. Recenti, accreditati studi, suffragati dalla toponomastica e una singolare conformità dei luoghi alla descrizione omerica, ipotizzano che questo territorio si identifichi con Il regno dei Feaci, il popolo che accolse Ulisse dopo il naufragio. Durante il periodo della colonizzazione greca il nostro territorio fu spesse volte, campo di battaglia delle schiere di Crotone e di Locri, che si contendevano il dominio delle colonie.
Durante le guerre puniche le orde di Annibale stabilirono diversi accampamenti nel circondano, prima della famosa battaglia della piana di Sangineto o Sajnaru,nella quale li condottiero cartaginese perse l’appoggio della gente Brutia contro Roma.
Nel nono secolo d.C. avvennero in Davoli numerosi insediamenti di Monaci basiliani che fondarono eremi e cenobi, il più famoso dei quali rimane quello in località Trono.
A seguito delle incursioni saraceno, le popolazioni primitive cercarono rifugio nelle zone collinari e precisamente nelle località dl S. Michele. S. Caterina e S. Nicola dove si insediarono agli inizi dei XIV secolo. Il nucleo urbano si sviluppò successivamente nella zona di S. Barbara e S. Pietro (1500). quando secondo documenti storici acquisiti, la popolazione fu tassata per fuochi 104 (1532) ed era sottomessa al principe dl Satriano.
Nel 1571 il suo castellano era il caporale Jacopo Antonio Magalli, cui succedette il caporale Vincenzo Romeo. E’ questo il periodo in cui il territorio fu meta di molti dotti e clero, i quali, con i diritti i privilegi della loro condizione arricchirono Davoli di palazzi maestosi e la Marina di sontuose dimore di villeggiatura, punto di incontro per i giovani dell’epoca frequentavano rinomatissime scuole di medicina di \\\"Utro Jure\\\" e di fisica. Su tutti privilegiava il pala o Felluso residenza estiva Ravaschiera - Fleschi, principi di Satriano. Successivamente, per il decreto del 4-5-1811, il paese diventava capoluogo di un circondario comprendente i Comuni di Satriano, S. Sostene, S. Andrea; privilegio mantenuto nel successivo assetto regionale voluto dai Borboni con la legge1816. Davoli subì danni gravissimi durante il terribile terremoto del 1783 in cui perirono numerosi cittadini (la popolazione, infatti che si attestava fine del 700 sul 3000 abitanti veniva calcolata nel 1810 in 1359 unità).Il territorio, reso fertile l’abbondanza delle acque favorito in Davoli una fiorente agricoltura (si contavano nel territorio ben sette mulini, tre trappeti, cinque terge) allevamenti di ovini e bovini.
La parte montana del territorio è estesa a castagne, faggeto. I Davolesi si distinsero nella lavorazione del legno, carbone, la concia delle pelli, la produzione di vini, oli pregiati. e prodotti caseari che trafficavano sui mercati delle cittadine vicine. specie verso Serra S. Bruno, in marina si sviluppò l’allevamento del baco da seta e dal numerosissimi telai uscivano delle ottime coperte ricamate, le famose damasche, orgoglio delle novelle spose. Nella zona del Trono, negli anni quaranta è stato rinvenuto e sfruttato in parte un grosso giacimento di quarzo e di coalino, che veniva spedito con le navi a Napoli e Firenze. per ceramiche o materiale ottico.



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DOMENICO BARBIERI